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Quattrocentista sprinter o di endurance?

Di Fabio Perissinotti: allenatore FIDAL (Livello2), Allenatore Atletica CERESIO, Laurea in Scienze dello Sport, Master in Fisioterapia dello Sport.

Sei un quattrocentista sprinter o di endurance?

Da sempre gli allenatori di atletica leggera che si occupano di allenare i 400 metri piani, sono conoscenza del fatto che se è vero che il quattrocentista è sostanzialmente uno sprinter ci sono delle differenza neuromuscolari e metabliche tra gli atleti, che vanno tenute in considerazione nella programmazione dei mezzi e dei metodi di allenamento. Questo recente studi di Rappelt e al. (2025) conferma le osservazioni da campo, a mezzo della misurazione di alcuni parametri fondamentali per la prestazione. Come vedremo, grazie alle indicazioni estrapolate da queste misure è possibile profilare il quattrocentista e personalizzare l’allenamento.

I dati dello studio sui quattrocentisti tedeschi

Sono stati profilati quattrocentisti tedeschi di livello nazionale e élite: 13 femmine e 5 maschi. Nella fattispecie sono stati misurati i seguenti parametri:

  • Massima velocità (VMax)
  • Massima Velocità Aerobica (VAM)
  • Soglia del lattato (vL4)
  • Speed Reserve Ratio (SRR) – rapporto tra VMax e VAM

(N.d.A.), ricordo che la VAM non è un indice aerobico ma di massimo consumo di ossigeno in anaerobiosi.

La massima velocità e la VAM si sono dimostrati i due più potenti predittori della performace, a conferma di quello che gli allenatori sanno già, grazie alla pratica da campo. La soglia del lattato è comunque correlata ad una buona performace. La Speed Reserve Ratio ha permesso di profilare due tipologie di atleti:

  • quattrocentista sprinter (SRR = 1.81)
  • quattrocentista endurance (SRR = 1.77)

Conclusioni

Profilare gli atleti in una di queste due categorie con sicurezza, in riferimento a dati fisiologici oggettivi, permetterà agli allenatori di atletica leggera di razionalizzare i piani di allenamento, personalizzando i mezzi e i metodi di allenamento in maniera ultra-specifica e controllando le risposte di adattamento nel tempo, oltre al risultato cronometrico in gara.

Riferimento Bibliografico

Rappelt L. e al., Performance prediction and athlete categorization using the anaerobic speed reserve in 400m sprinters, Journal of Science and Medicine in Sport.